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Il piacere come cibo per la mente: perché ci fa stare bene

Il piacere come cibo per la mente: perché ci fa stare bene

Il piacere non è un lusso o una distrazione: è un vero e proprio nutrimento per la mente.
Quando viviamo esperienze che ci soddisfano — ascoltare musica, ridere, fare l’amore, passeggiare, gustare un buon pasto — il cervello si “accende”, produce ormoni del benessere e ci aiuta a ritrovare equilibrio.

In questo articolo scoprirai come il piacere agisce sul cervello, perché aiuta a gestire lo stress e in che modo può diventare una pratica di cura psicologica quotidiana.

Cos’è il piacere, dal punto di vista psicologico

In psicologia, il piacere è una risposta emotiva e neurofisiologica positiva a uno stimolo percepito come gratificante.
Non riguarda solo la sfera sessuale o sensoriale, ma anche esperienze simboliche come la realizzazione personale, il riconoscimento, l’affetto o la bellezza.

Il piacere attiva alcune aree del cervello, tra cui il sistema limbico e il nucleo accumbens, che rilasciano dopamina e serotonina, neurotrasmettitori legati al benessere e alla motivazione.

In sostanza, il piacere è un cibo per il cervello, una forma di energia che nutre mente ed emozioni.

Piacere e serotonina: l’ormone del buon umore

Quando proviamo piacere, il corpo produce serotonina, chiamata anche “ormone del buon umore”.
Questa sostanza regola il tono emotivo, il sonno, l’appetito e la capacità di concentrazione.
Più un’esperienza è gratificante, maggiore sarà la risposta neurochimica del cervello, che ci fa sentire vitali, sereni e presenti a noi stessi.

Viceversa, la mancanza di piacere (anedonia) può generare sintomi di apatia, ansia o depressione.
Per questo, nei percorsi psicologici è fondamentale recuperare la capacità di provare piacere, spesso sopita da stress, senso di colpa o routine.

Il piacere come antidoto allo stress

Lo stress prolungato stimola la produzione di cortisolo, un ormone che, in eccesso, indebolisce il sistema immunitario, peggiora l’umore e favorisce disturbi psicosomatici.

Il piacere, al contrario, riduce i livelli di cortisolo e favorisce il rilassamento.
È un meccanismo biologico di autoregolazione: il corpo si rilassa, la mente si distende, e il cervello si “disintossica” dalla tensione.

In pratica

Per combattere lo stress attraverso il piacere:

  • Dedica ogni giorno almeno 20 minuti a un’attività piacevole (musica, lettura, sport, arte, contatto con la natura).

  • Coltiva esperienze che coinvolgano più sensi: vista, tatto, olfatto, gusto e udito.

  • Concediti momenti di connessione autentica con le persone che ami.

  • Pratica la mindfulness del piacere: nota come il tuo corpo reagisce alle piccole gioie quotidiane.

Il ruolo del piacere nella sessualità e nell’alimentazione

Nel metodo AG.O. sviluppato dalla dr.ssa Annamaria Giancaspero dopo oltre dieci anni di esperienza clinica, il piacere è il filo conduttore che unisce tre aree fondamentali:

  • Cibo, come espressione di cura e nutrimento;

  • Relazioni, come spazio di appartenenza e fiducia;

  • Sessualità, come forma di conoscenza e contatto con sé stessi.

Riconnettere queste tre dimensioni permette di riscoprire un piacere sano, consapevole e integrato, capace di nutrire corpo e mente insieme.

Come riconoscere quando manca il piacere

La perdita o la riduzione del piacere (anedonia) può manifestarsi con segnali sottili ma importanti:

  • disinteresse per attività prima gratificanti,

  • sensazione di vuoto o apatia,

  • irritabilità o stanchezza costante,

  • difficoltà di concentrazione,

  • distacco emotivo nelle relazioni o nella sessualità.

Non si tratta di “pigrizia” o mancanza di volontà, ma di un campanello d’allarme psicologico.
Quando la mente non riesce più a provare piacere, è il momento di cercare un sostegno professionale.

Quando chiedere aiuto

Se senti di aver perso la capacità di godere delle cose, di provare emozioni o di rilassarti, una consulenza psicologica può aiutarti a comprendere le cause profonde e a ristabilire l’equilibrio tra mente e corpo.

La dr.ssa Giancaspero offre percorsi personalizzati a Milano e online, integrando psicologia, sessuologia e psiconutrizione per recuperare un rapporto sano con il piacere e con se stessi.

In sintesi

Il piacere non è un lusso, ma un bisogno biologico ed emotivo.
Nutre il cervello, riduce lo stress e rafforza il legame con il corpo e con gli altri.
Riscoprirlo significa scegliere di vivere in modo più autentico e vitale.

Fonti: Institute for the psychology of eating

  • American Psychological Association (APA), 2021 – The Role of Positive Emotions in Health.

  • World Health Organization (WHO), 2020 – Mental Health and Well-being Report.

  • Kringelbach ML & Berridge KC, 2017 – The Neuroscience of Pleasure, Progress in Brain Research.

  • Harvard Health Publishing, 2022 – The Science of Happiness.