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La vigoressia

La vigoressia

Ossessione per il corpo e per il cibo

La vigoressia è un disturbo del comportamento alimentare che si caratterizza per il costante pensiero del fitness e del cibo. Sebbene la passione per il fitness e la cura del proprio corpo siano positivi, quando questa passione diventa un’ossessione, può diventare un problema di salute.

I social network, in particolare Instagram, hanno contribuito a diffondere l’idea di un corpo tonico, muscoloso e sempre al top. Spesso, questi ideali estetici sono associati ad un uso esagerato di prodotti per il fitness, come proteine in polvere e integratori, che promettono risultati rapidi e visibili.

Il vigoressico è colui che si allena assiduamente per aumentare la sua massa muscolare, tenendo costantemente sotto controllo l’alimentazione e le calorie che introduce. Anche se i suoi progressi sono evidenti, raramente ne è soddisfatto e tende ad intensificare gli allenamenti per raggiungere il corpo perfetto.

 

Il costo della vigoressia

Chi soffre di vigoressia tende a dare priorità assoluta alla palestra e ad una dieta rigida, che non ammette eccezioni e strappi alla regola. Spesso, questo comportamento porta a trascurare lavoro, famiglia e relazioni interpersonali. Infatti, molti organizzano la loro vita in base agli allenamenti, anche quando si trovano in vacanza.

La vigoressia colpisce soprattutto il genere maschile e gli atleti, ma può interessare qualsiasi individuo che si senta insoddisfatto del proprio corpo. Le cause della vigoressia possono essere di varia natura, tra cui bassa autostima, insoddisfazione corporea, pressione sociale e il ruolo dei social media.

 

Come affrontare la vigoressia

Come ogni disturbo del comportamento alimentare, anche la vigoressia causa disagio e compromissione. Per questo motivo, è importante intervenire il prima possibile per aiutare l’individuo a ritrovare l’equilibrio e il benessere mentale.

Da specialista ti raccomando un approccio multidisciplinare, che prevede l’intervento di medici, nutrizionisti e psicologi.

Pensi di avere il disturbo che ho appena descritto? Parliamone insieme

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