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Alimentazione

Disturbi alimentari

I disordini alimentari sono patologie in rapida crescita, che si modificano insieme all’evoluzione degli individui e delle società e, per questo motivo, richiedono interventi terapeutici specifici e personalizzati.

Nel loro complesso sono disturbi diffusi nella popolazione generale, in particolare nella fascia di età giovane-adulta. L’età media di esordio del disturbo è infatti la piena adolescenza ma, sempre più spesso, sono descritti casi già in età infantile (anche prima dei 10 anni) e, ultimamente, anche in quella adulta, soprattutto in riferimento al Binge eating disorder.
Esistono inoltre una serie di disturbi e disagi nei confronti dell’alimentazione, quali l’emotional eating e la fame nervosa e, recentemente, nuove patologie come ortoressia nervosa e, soprattutto nel sesso maschile, vigoressia.

Cosa puoi fare?

Puoi cercare di capire cosa c’è dietro al tuo disturbo. Comprendere il significato e le cause del tuo rapporto alterato con il cibo è fondamentale per affrontare il problema in modo definitivo. Dopo diversi anni di studi e di ricerche accurate ho individuato un percorso personalizzabile sulle tue esigenze e caratteristiche , basato sulla consapevolezza alimentare e la gestione del controllo. L’obiettivo è insegnare, attraverso una serie strategie comportamentali, a gestire correttamente il rapporto con il proprio corpo e con il cibo per il raggiungimento del benessere psicofisico generale.
Vuoi 

Vuoi sapere quali cibi fanno bene alla mente? Leggi l’approfondimento sul brain food

Obesità maschile e femminile

L’obesità è un problema che investe in modo paritetico sia l’universo maschile sia quello femminile. Tutti conosciamo la parola “dieta”, ma il numero degli obesi è purtroppo in continua crescita anche perchè correlato al moderno stile di vita.
Molti sono i percorsi alternativi per superare e controllare la crescita del sovrappeso, ma è importante essere consapevoli del fatto che, associato al problema dell’obesità, si possano nascondere diverse problematiche di natura affettiva, ansiogena, ecc.
Fondamentale quindi, nella cura del percorso alimentare, è il sostegno psicologico, utile per allontanare la possibilità dell’insorgere di problematiche più importanti quali la bulimia, il binge eating disorder, l’emotional eating.
Il sovrappeso grave è uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di molte patologie croniche quali: malattie cardiache e respiratorie, diabete mellito non-insulino dipendente o diabete di Tipo 2, ipertensione, alcune forme di cancro, fino al rischio di morte precoce.
Queste conseguenze sono ampiamente prevenibili con ragionevoli cambiamenti nello stile di vita.

Cos’è l’obestià e quando puoi dire di essere obeso/a o in sovrappeso?

L’obesità è spesso definita come una situazione di accumulo anomalo o eccessivo di grasso nei tessuti adiposi del corpo che comporta rischi per la salute.
Nel caso di bambini in età pre-adolescenziale, oltre alla scarsa attività fisica, anche l’ambiente familiare risulta essere un importante fattore legato all’incremento del sovrappeso.

Cosa puoi fare in questi casi?

Fondamentale è l’educazione alimentare, quindi la conoscenza degli alimenti, lo studio della risposta metabolica sul proprio corpo. 

La terapia può essere d’aiuto

La terapia può aiutare ad accompagnare te o i tuoi figli lungo il trattamento di perdita di peso, a spiegare le cause psicologiche che portano al non mantenere la rotta e a volersi bene per non ricadere nei soliti errori comportamentali

Cosa puoi fare?

È importante non generalizzare e studiare il trattamento specifico più adatto a te. Fondamentale che vengano coinvolti i familiari.

L’anoressia nervosa

Per definizione l’anoressia nervosa, secondo il DSM V-TR (manuale Diagnostico e Statistico per i disturbi mentali), è uno dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) insieme alla bulimia nervosa ed al binge eating disorder (BED).
Colpisce la popolazione  dei paesi industrializzati, soprattutto in età adolescenziale. In prevalenza si riscontra nel genere femminile, ma ultimamente è presente anche in quello maschile.
I sintomi possono essere molteplici e coinvolgere non solo l’aspetto fisiologico, ma anche e soprattutto quello psicologico.
Sul piano clinico le caratteristiche diagnostiche sono: intenso timore di prendere peso, presenza di un’alterazione dell’immagine corporea, incapacità di indicare forma e immagine del proprio corpo, assenza per almeno 3 mesi del ciclo mestruale nelle donne.

In che modo si rischia di diventare anoressici?

L’esordio dei DCA è spesso associato a un cambiamento o a un evento della vita stressante. Il comportamento anoressico spesso nasce con una dieta, correlato alla voglia di modificare la propria immagine e corrispondere a stereotipi mediatici.
Attraverso il cambiamento del corpo si ricerca un’approvazione nelle relazioni. Ma questa ricerca può portare involontariamente all’estremizzazione del gesto comportamentale, a una debilitazione generale e, infine, a un’ostinazione e al rifiuto del cibo.

La bulimia

La Bulimia è un disturbo del comportamento alimentare i cui sintomi possono avere diversa natura. Per questo, è necessario fare un’anamnesi approfondita per scoprirne le cause scatenanti, anche attraverso l’uso di test diagnostici.
la bulimia si distingue dall’anoressia in quanto il soggetto alterna fasi di abbuffate ad altre di vomito, mentre l’anoressia vede un vero e proprio rifiuto del cibo, un’ossessione per il controllo delle Kilocalorie ed un uso e abuso di lassativi e diuretici.
Le cause sono multifattoriali: ansie, traumi, situazioni familiari particolari, società e/o ambienti culturali possono dar luogo all’insorgere di questo disturbo.
Le persone affette da bulimia mangiano grandi quantità di alimenti ipercalorici, spesso in segreto o di notte. Una vera e propria perdita di controllo sulla propria alimentazione che porta a disgusto, senso di colpa che incanala il soggetto bulimico alla pratica del vomiting.

Cosa puoi fare in questi casi?

Ti consiglio un approccio graduale e personalizzato attraverso un accompagnamento alla conoscenza della risposta metabolica dei cibi ed un sostegno psicologico che ti supporti e ti conduca piano piano a ritrovare il tuo  equilibrio psicofisico.

Il binge eating disorder

Anoressia e bulimia sono i disturbi alimentari più noti, ma non sono certo gli unici.
Ancora più diffuso è il cosiddetto BED (Binge Eating Disorder), un disordine fondato sul mancato controllo degli impulsi che porta ad abbuffarsi senza poi ricorrere all’eliminazione del cibo tramite vomito o lassativi (motivo per cui il peso corporeo tende ad aumentare fino all’obesità). Purtroppo è in atto un aumento di questi disturbi che, se non trattati adeguatamente rischiano di portare o aggravare l’equilibrio psicofisico sfociando in altre malattie.

Cosa puoi fare?

È importante prendere atto della patologia e farsi aiutare. Dopo un’anamnesi medica, seguire un percorso di accompagnamento e sostegno psicologico.

A cosa può servire la terapia?

A capire i motivi di questo disagio, concentrarsi sul cambiamento e trovare la strategie comportamentali per protrarlo nel tempo.

binge eating disorder
Ho elaborato un metodo operativo comportamentale per i disturbi alimentari

Il metodo AG. O

Questo libro è rivolto a te se hai voglia di approfondire la conoscenza del tuo corpo, se sei in sovrappeso o se hai un disturbo del comportamento alimentare.
È consigliato a te se ti svegli di notte e per riaddormentarti hai bisogno di una tazza di caffellatte con i biscotti, oppure se in presenza di altri non mangi, ma poi ti abbuffi di nascosto. È per te se fai fatica a dormire la notte, se hai paura di pesarti, guardarti  allo specchio o farti fotografare.
È rivolto a te se dici, pur essendo in sovrappeso, : “Io mi piaccio così”, ma solo per la paura di affrontare la realtà, o per il timore di affrontare un possibile fallimento.
Il mio obiettivo è quello di aiutartia a prendere consapevolezza che l’alimentazione non è basata esclusivamente sul piacere: dietro al cibo c’è un mondo nascosto che vorrei farti conoscere. Vuoi sapere cosa si nasonde dietro l’alimentazione e dietro un comportamento alimentare scorretto? 

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Libro Il Metodo AGO

Il percorso Alimentalmente

È un percorso clinico individualizzato per la riabilitazione psicoalimentare
– Stai attraversando un periodo delicato della tua vita, il tuo rapporto con il cibo è altalenante e senti il bisogno di un supporto concreto ed un aiuto per limitare i danni ed evitare ricadute?
– Hai la necessità di avere strumenti concreti per raggiungere i tuoi obiettivi?
– Ti senti in sintonia con il tuo corpo?
– Quali pensieri influenzano le tue abitudini alimentari?
– Come reagisci alle situazioni stressanti?
– Che tipo di relazione hai con il cibo?
– Hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a fare chiarezza?

In cosa consiste?

Prima di tutto in una valutazione psicologica che prevede un’anamnesi e un colloquio clinico che si svolge anche attraverso l’utilizzo di test psicodiagnostici.
Lo scopo è valutare le variabili psicologiche, affettive e relazionali che possono influenzare l’alimentazione.

La valutazione delle abitudini alimentari e dello stile di vita
Saranno ricercate le possibili cause del problema e i fattori che lo hanno scatenato e che perdurano nel tempo.
Successivamente
La corretta motivazione per raggiungere l’obiettivo prevede, attraverso il colloquio clinico motivazionale, la focalizzazione dell’obiettivo e la ricerca delle strategie pratiche comportamentali per migliorare il tuo rapporto con il cibo.

Il trattamento mira ad incrementare l’autostima, la motivazione, i desideri e le mete da raggiungere.
La conoscenza e consapevolezza alimentare prevede, attraverso il colloquio clinico ed eventuali test diagnostici, di arrivare a comprendere le scorrette abitudini alimentari e trovare una soluzione definitiva, adeguata e personalizzata.
L’apprendimento e la motivazione al cambiamento prevedono l’ausilio di applicazioni di supporto e sostegno, incontri individuali e di gruppo.

In quanto tempo?

Il percorso prevede 3 mesi, con incontri quindicinali. 
 Per maggiori informazioni scrivimi a studio.giancaspero@gmail.com

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